4 DICEMBRE 2018

Oggi ho  sbancalato, insieme al “pensionato” Max (sotto le sue madonne!) circa 1900 bottiglie di olio del Garda. Durante la fatica ho ripercorso le fasi di questo progetto che volge ormai verso la sua conclusione. Ammetto che è stato un viaggio ben al di sopra delle mie capacità organizzative e si è spinto molto più in là di ogni mia più rosea previsione.
Giovani Ulivi nasce da un’idea mia e di Luca, realizzata fino alle 3 di notte dell’ultimo giorno utile di un bando. Siamo risultati primi come assegnazione del contributo proveniente da FCB (Fondazione Comunità Bresciana) ed abbiamo festeggiato senza sapere cosa ci avrebbe atteso nei mesi successivi. Siamo sempre un pò più spavaldi di quello che dovremmo essere… ma siamo fatti così!
Gli ulivi (sono 414!) erano incolti e non curati da 3 anni. Lo stesso giardiniere non era stato molto ottimista dopo la prima visita. Le piante erano messe molto male ed andavano potate con la motosega e non a mano.

Il progetto
“GIOVANI ULIVI”
ci lascia una bottiglia
ed un sapore,
ma soprattutto
un’emozione.

IL “RETROPENSIERO”
DI EMANUELE SCIARRA,
SUPEREDUCATORE

I PRIMI (FATICOSI) PASSI…

Pochi giorni prima dell’inizio della potatura siamo stati abbandonati da un ente partner del settore agricolo (che delusione…a voi posso dirlo!). Ce la siamo cavata da soli con un potatore ed alcuni ragazzi che iniziavano ad aderire al progetto.
Avevamo sperato che il Comune di Manerba potesse aiutarci nella raccolta dei rami caduti a terra ed invece abbiamo saputo al momento della potatura che non era possibile. Abbiamo organizzato una squadra di volontari e di ragazzi che lentamente hanno ripulito ogni strada di Manerba dalla foltissima potatura.
Siamo stati insultati, offesi e criticati dagli “esperti” per il lavoro che stavamo svolgendo. Addirittura ci hanno detto che il risultato della potatura era anti estetico e poco efficace. Secondo gli “esperti” non avremmo prodotto nessuna oliva. Abbiamo protetto le piante dalla mosca bianca con gli appositi trattamenti.

…MA CHI LA DURA LA VINCE!

Nel frattempo, il corso di formazione che sarebbe dovuto partire ad aprile 2018 presso il Comune di Lonato, è slittato per mesi… le scuole ed i formatori contattati inizialmente non erano più disponibili. Alcuni non hanno più risposto nemmeno alle mail ed alle telefonate. Siamo riusciti ad imbastire il corso solo ad ottobre, con una partecipazione di 20 ragazzi per 12 incontri.
La raccolta di olive prevista era di circa 40 quintali. Ne abbiamo raccolti quasi 70, producendo le 1900 bottiglie che oggi abbiamo ritirato. Nell’ultima fase qualcuno voleva sottrarci gli ultimi quintali di olive, sostenendo che il progetto Giovani Ulivi fosse finito e che quindi le olive rimanenti non ci spettassero. Ci siamo opposti ed abbiamo portato a casa gli ultimi carichi.
Oggi c’è un prodotto con la nostra etichetta ed il nostro logo.
Restituisco ad Elefanti Volanti questo progetto. Credo che nonostante sia stato il portavoce di tutto questo, Giovani Ulivi appartenga a tutti noi. E ne sono fiero. Di noi, intendo. Non di me stesso.

PENSIERO LATERALE

Oggi nel tornare da Polpenazze pensavo che spesso non vediamo il frutto del nostro lavoro.
Camminando con i giovani, la maturazione ed i risultati della nostra semina avvengono solo sul medio-lungo periodo e non sempre sono per noi verificabili. I nostri giovani, quando saranno adulti, potrebbero non tornare a restituirci la fatica del nostro investimento educativo. A volte mi manca un riscontro… ogni giorno abbiamo una responsabilità enorme e in certi momenti avrei bisogno di vedere se sono stato un buon educatore. Credo che questa esigenza provenga da una certa dimensione dell’ego… ma è più forte di me.
Giovani Ulivi invece, nella sua follia, ci lascia in mano una bottiglia ed un sapore. Nonostante le mie promesse, non ho bevuto a canna la prima bottiglia. Ma stasera l’ho aperta e ho assaggiato l’olio sul pane caldo. Forse non sono abituato a questo gusto… ma vi assicuro che il profumo ed il sapore di un qualcosa prodotto con le nostre mani sa comunque di buono e di genuino. Mentre assaggiavo l’olio ripensavo a quello che ho cercato di sintetizzare in poche righe.

NON SIAMO SOLO EDUCATORI

Non so quali siano le prospettive. Sicuramente Luca è più lungimirante di me.
Ma riflettevo su Elefanti Volanti anche paragonando il nostro operato a quello di alcuni “competitors”. Il nostro valore aggiunto consiste nel lavorare ben oltre il minimo indispensabile… non siamo solo educatori… questo lo lasciamo fare alle imprese “normali”. Noi costruiamo ponti e strade dove nessuno ci crede. Ci hanno detto che con Giovani Ulivi eravamo dei pazzi e degli idealisti. Ma alla fine avevamo ragione noi. Forse perchè siamo bravi, forse perchè il sole di questa estate è stato dalla nostra parte, forse perchè ho sempre un pò di “culo” (che non guasta mai)… ma alla fine abbiamo sognato di essere dei produttori di olio. E ci siamo riusciti.
Alla faccia di tutti quelli che ci hanno gufato.

IL NOSTRO OLIO!

Sono felice di restituirvi come responsabili di EV e, soprattutto come amici, questo olio.
Spero possiamo respirare ed assaggiare il percorso che ho vissuto io in questo anno di rami, di foglie e di olive. Spero possiate vedere i colori del lago come li ho visti io dalla Rocca di Manerba. Ma soprattutto spero che sulle vostre tavole ci sia questo olio, che ha come marchio di fabbrica un elefantino simpatico e colorato che rappresenta ognuno di noi.
Mi scuso per le lunghe parole ma sintetizzare un anno di ulivi in poche parole mi è impossibile.

Grazie di cuore.
Emanuele