Il piano sperimentale

Regione Lombardia ha individuato l’ATS di Brescia per un progetto di sperimentazione – per il biennio 2021-2022 – rivolto a donne minorenni vittime di violenza e minori vittime di violenza assistita.

La prospettiva da cui il bando nasce è innovativa: assumere non solo una posizione attenta sul maltrattante e sulla vittima, ma anche sul minore che assiste alla violenza e sulla famiglia stessa, costruendo, così, percorsi condivisi di tutela.

Il piano sperimentale

Regione Lombardia ha individuato l’ATS di Brescia per un progetto di sperimentazione – per il biennio 2021-2022 – rivolto a donne minorenni vittime di violenza e minori vittime di violenza assistita.

La prospettiva da cui il bando nasce è innovativa: assumere non solo una posizione attenta sul maltrattante e sulla vittima, ma anche sul minore che assiste alla violenza e sulla famiglia stessa, costruendo, così, percorsi condivisi di tutela.

Obiettivi primari

  • Elaborare Linee guida per interventi di presa in carico multidisciplinari e integrati e di accesso ai servizi da parte di donne minorenni vittime di violenza e minori vittime di violenza assistita;
  • Creare una rete territoriale basata sull’integrazione operativa tra tutti i Soggetti/Enti che concorrono al contrasto del fenomeno della violenza assistita;
  • Sperimentare modelli di intervento per standardizzare un modello di intervento condiviso tra i settori coinvolti;
  • Stabilire un modello di presa in carico che potrebbe essere successivamente esteso al resto del territorio regionale.

Obiettivi operativi

  • Potenziare negli operatori la conoscenza delle tematiche e della capacità di lettura, interpretazione e riconoscimento del fenomeno, anche attraverso un sistema di monitoraggio;
  • Verificare efficacia, efficienza e criticità del lavoro di rete territoriale sul tema, per condividere e consolidare nuove competenze e favorire l’integrazione operativa tra tutti i Soggetti/Enti;
  • Promuovere la consapevolezza e sensibilizzare in merito alla tematica della violenza assistita e/o di minorenni vittime di violenza.

I progetti selezionati

I progetti selezionati per la sperimentazione sono 5, ognuno con diverse alleanze progettuali.
Capofila:
1. ASST Spedali Civili di Brescia;
2. Istituto Palazzolo-Istituto Suore delle Poverelle;
3. Società Cooperativa Sociale Onlus Elefanti Volanti;
4. Società Cooperativa Sociale Butterfly;
5. Centro Antiviolenza Casa delle Donne CaD Brescia OdV.
L’alleanza progettuale n.5 ha programmato la proiezione di film/documentari e dibattiti.
Chiuderà il ciclo una proiezione presso Salò, nell’ambito territoriale 11.

Obiettivi primari

  • Elaborare Linee guida per interventi di presa in carico multidisciplinari e integrati e di accesso ai servizi da parte di donne minorenni vittime di violenza e minori vittime di violenza assistita;
  • Creare una rete territoriale basata sull’integrazione operativa tra tutti i Soggetti/Enti che concorrono al contrasto del fenomeno della violenza assistita;
  • Sperimentare modelli di intervento per standardizzare un modello di intervento condiviso tra i settori coinvolti;
  • Stabilire un modello di presa in carico che potrebbe essere successivamente esteso al resto del territorio regionale.

Obiettivi operativi

  • Potenziare negli operatori la conoscenza delle tematiche e della capacità di lettura, interpretazione e riconoscimento del fenomeno, anche attraverso un sistema di monitoraggio;
  • Verificare efficacia, efficienza e criticità del lavoro di rete territoriale sul tema, per condividere e consolidare nuove competenze e favorire l’integrazione operativa tra tutti i Soggetti/Enti;
  • Promuovere la consapevolezza e sensibilizzare in merito alla tematica della violenza assistita e/o di minorenni vittime di violenza.

I progetti selezionati

I progetti selezionati per la sperimentazione sono 5, ognuno con diverse alleanze progettuali.
Capofila:
1. ASST Spedali Civili di Brescia;
2. Istituto Palazzolo-Istituto Suore delle Poverelle;
3. Società Cooperativa Sociale Onlus Elefanti Volanti;
4. Società Cooperativa Sociale Butterfly;
5. Centro Antiviolenza Casa delle Donne CaD Brescia OdV.
L’alleanza progettuale n.5 ha programmato la proiezione di film/documentari e dibattiti.
Chiuderà il ciclo una proiezione presso Salò, nell’ambito territoriale 11.

Il nostro progetto:
“La tela dei legami”

Il nostro progetto riguarda i territori della Rete Antiviolenza del Garda: scarica la locandina per scoprire quali zone copre.

Il nostro progetto:
“La tela dei legami”

Il nostro progetto riguarda i territori della Rete Antiviolenza del Garda: scarica la locandina per scoprire quali zone copre.

Le nostre azioni

1. ALTA FORMAZIONE PER OPERATORI
Il percorso formativo è aperto agli Operatori di:
Centri antiviolenza e Case rifugio, Servizi socio sanitari e Consultori Familiari, Forze dell’Ordine, Tribunale, Enti del Terzo Settore, in particolare gestori e operatori di UdO che ospitano minori e/o mamme con bambini, Educatori domiciliari, Operatori dell’Asst del Garda e Operatori sociali degli Ambiti territoriali e dei Comuni coinvolti.
Scarica il piano formativo completo.

2. INFORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE NELLE SCUOLE
Per studenti, studentesse e insegnanti nei 4 ambiti territoriali compreso nel progetto.

TEMI E OBIETTIVI:

  • STUDENTI E STUDENTESSE: relazioni tra generi, emersione e contrasto agli stereotipi sui ruoli, consapevolezza del linguaggio sessista, utilizzo consapevole di internet nelle relazioni intime, percorsi di contrasto all’omofobia e agli abusi sessuali;
  • INSEGNANTI: tipologie del maltrattamento, rilevazione dei segnali nell’ambito.

Le nostre azioni

1. ALTA FORMAZIONE PER OPERATORI
Il percorso formativo è aperto agli Operatori di:
Centri antiviolenza e Case rifugio, Servizi socio sanitari e Consultori Familiari, Forze dell’Ordine, Tribunale, Enti del Terzo Settore, in particolare gestori e operatori di UdO che ospitano minori e/o mamme con bambini, Educatori domiciliari, Operatori dell’Asst del Garda e Operatori sociali degli Ambiti territoriali e dei Comuni coinvolti.
Scarica il piano formativo completo.

2. INFORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE NELLE SCUOLE
Per studenti, studentesse e insegnanti nei 4 ambiti territoriali compreso nel progetto.

TEMI E OBIETTIVI:

  • STUDENTI E STUDENTESSE: relazioni tra generi, emersione e contrasto agli stereotipi sui ruoli, consapevolezza del linguaggio sessista, utilizzo consapevole di internet nelle relazioni intime, percorsi di contrasto all’omofobia e agli abusi sessuali;
  • INSEGNANTI: tipologie del maltrattamento, rilevazione dei segnali nell’ambito.

3. PRESA IN CARICO SPERIMENTALE

INTERVENTI EDUCATIVI

  • GRUPPI DI PAROLA per adolescenti;
  • PERCORSI EDUCATIVI INDIVIDUALI O IN PICCOLI GRUPPI anche in contesti destrutturati come laboratori creativi e attività sportiva;
  • SUPPORTO EDUCATIVO-SCOLASTICO;
  • INTERVENTI EDUCATIVI DOMICILIARI;
  • SOSTEGNO VERSO L’AUTONOMIA della madre e dei minori.

INTERVENTI PSICOLOGICI E PSICOTERAPEUTICI

  • SOSTEGNO GENITORIALE per le famiglie;
  • PSICOTERAPIA per minori e familiari;
  • INTERVENTI DI GRUPPO terapeutici e/o psicoeducativi.

MEDIAZIONE FAMILIARE

Presa in carico delle coppie genitoriali con alta conflittualità durante gli eventi traumatici della famiglia e del minore per aiutarle nella pacificazione delle relazioni e corresponsabilizzarle al ruolo genitoriale.

  • VALUTAZIONE SULLA MEDIABILITÀ;
  • PERCORSI SPECIFICI DI SUPPORTO ALLA GENITORIALITÀ;
  • RIDUZIONE E BLOCCO DELL’ESCALATION DI CONFLITTUALITÀ.

4. COMUNICAZIONE, INFORMAZIONE E ORIENTAMENTO

Attraverso una grafica coordinata di progetto, campagne di promozione sui nostri canali social e i comunicati stampa intendiamo:

  • sensibilizzare la comunità sulla prevenzione al maltrattamento;
  • raggiungere i beneficiari;
  • coinvolgere i professionisti che intervengono sul tema della violenza;
  • fornire occasioni di incontro e co-progettazione.

3. PRESA IN CARICO SPERIMENTALE

INTERVENTI EDUCATIVI

  • GRUPPI DI PAROLA per adolescenti;
  • PERCORSI EDUCATIVI INDIVIDUALI O IN PICCOLI GRUPPI anche in contesti destrutturati come laboratori creativi e attività sportiva;
  • SUPPORTO EDUCATIVO-SCOLASTICO;
  • INTERVENTI EDUCATIVI DOMICILIARI;
  • SOSTEGNO VERSO L’AUTONOMIA della madre e dei minori.

INTERVENTI PSICOLOGICI E PSICOTERAPEUTICI

  • SOSTEGNO GENITORIALE per le famiglie;
  • PSICOTERAPIA per minori e familiari;
  • INTERVENTI DI GRUPPO terapeutici e/o psicoeducativi.

MEDIAZIONE FAMILIARE

Presa in carico delle coppie genitoriali con alta conflittualità durante gli eventi traumatici della famiglia e del minore per aiutarle nella pacificazione delle relazioni e corresponsabilizzarle al ruolo genitoriale.

  • VALUTAZIONE SULLA MEDIABILITÀ;
  • PERCORSI SPECIFICI DI SUPPORTO ALLA GENITORIALITÀ;
  • RIDUZIONE E BLOCCO DELL’ESCALATION DI CONFLITTUALITÀ.

4. COMUNICAZIONE, INFORMAZIONE E ORIENTAMENTO

Attraverso una grafica coordinata di progetto, campagne di promozione sui nostri canali social e i comunicati stampa intendiamo:

  • sensibilizzare la comunità sulla prevenzione al maltrattamento;
  • raggiungere i beneficiari;
  • coinvolgere i professionisti che intervengono sul tema della violenza;
  • fornire occasioni di incontro e co-progettazione.

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