Il valore educativo della natura
Nell’Anno Scolastico 2021/2022 il nostro asilo nido Paperotto ha inaugurato l’Outdoor Education, che non è solo attività all’aria aperta, ma è una vera e propria pratica pedagogica, con forte valenza educativa e formativa. È la ricchezza di possibilità d’azione che viene offerta ai bambini, creando aree che plasmino delle possibilità di apprendimento.
Predisporre lo spazio è una parte importante del lavoro educativo, perché “l’adulto esercita la propria funzione di sostegno allo sviluppo non solo quando interviene nel rapporto diretto con il bambino, ma anche quando agisce indirettamente organizzando il contesto” (Cirlini et al., 2007, p.17).
Lo spazio esterno
Siamo partite con l’idea offrire ai nostri piccoli uno spazio esterno che possa rispondere ai loro bisogni in modo integrale: un ambiente accogliente e colorato che stimoli le bambine e i bambini ad esplorare liberamente, a sperimentare e a muoversi.
Prima ci siamo documentate ben bene, poi con l’aiuto di qualche papà abbiamo iniziato a reperire i vari materiali e un sabato mattina abbiamo finalmente dato il via al vero e proprio allestimento, armate di pennello, impregnante, levigatrice, martello, e così via…
I centri d’interesse
Il nostro ambiente outdoor ci ha dato la possibilità di creare contesti di apprendimento diversificati, dove i bambini possono sperimentare il gioco spontaneo rafforzando l’apprendimento in modalità naturale. Infatti, utilizzando i piccoli tesori che la natura ci offre, i bambini possono:
– giocare per lunghi periodi di tempo
– essere attenti e concentrati
– sviluppare capacità di ricerca per allargare i propri orizzonti
– vivere nel qui e ora, senza tempo programmato, grazie al gioco liberamente scelto.
L’ambiente esterno consente infine di sperimentare e acquisire consapevolezza sulle potenzialità e i limiti della propria fisicità, rendendo il bambino protagonista attivo del processo educativo.
Il nostro spazio Outdoor Education ha alcune aree per il lavoro sul corpo, come il percorso sui dischi di legno o quello tra i copertoni, altri per l’esplorazione e la catalogazione, come il pannello con vasetti di diversi colori, che possono essere spostati e riempiti coi piccoli tesori – elementi naturali, foglie, sassolini…. – che le bambine e i bambini trovano nel giardino.
Abbiamo previsto centri di interesse sui colori, come i nastri, altri sull’io, l’altro e i giochi di luce, come il tavolo con specchio, altri ancora sullo spazio e i volumi, come i giochi di travaso.
I nostri piccoli hanno sempre la possibilità di scegliere e utilizzare tutto il materiale a disposizione negli spazi outdoor, senza limitazioni.
Le attività di ricerca e di esplorazione svolte dai bambini ed il ritrovamento del materiale nello spazio outdoor può proseguire e arricchirsi di esperienze da portare avanti anche negli ambienti interni, senza interruzione. Così facendo, si crea un collegamento indissolubile tra dentro e fuori, che rende gli apprendimenti più fluidi ed integrati.
Perchè all’aria aperta?
Giocare e fare attività in natura stimola la creatività, l’ascolto del corpo, dei sensi e lo sviluppo del senso sociale.
E QUANDO FA FREDDO?
Molto spesso, quando arriva l’inverno, noi adulti tendiamo a tenere le bambine e i bambini in casa o in altri spazi come la scuola o la palestra, per paura che si ammalino. Tuttavia, anche l’emergenza sanitaria Covid-19 ci ha insegnato che all’aria aperta i virus si diffondono in misura minore. Durante la stagione fredda ci si ammala di più perché, da un lato, i virus sono più presenti, ma dall’altro, passando maggior tempo in spazi chiusi, magari poco arieggiati, ci esponiamo di più agli agenti patogeni.
LA TATTICA DELLA CIPOLLA
La professoressa d’inglese di una nostra educatrice diceva sempre che, durante la stagione fredda, bisognava vestirsi “a cipolla”,
abitudine che nei paesi nordici hanno quasi tutto l’anno.
Se le bambine e i bambini sono adeguatamente vestiti a strati, non patiscono il freddo – anche perché difficilmente stanno fermi -, ma non arrivano nemmeno a sudare, perché possono, appunto, togliere uno strato quando iniziano ad avere caldo.
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